Occhi che bruciano, lacrimano o prudono? Potrebbero non essere solo allergie!

Con l’arrivo della primavera, la natura si risveglia e… purtroppo anche le allergie! Chi ne soffre, lo sa – ed è quasi un italiano su tre -: pollini e polveri possono diventare fastidiosi nemici, soprattutto per i nostri occhi. Per chi è predisposto, dunque, la primavera libera una vera e propria “tempesta” di allergeni, sia all’aperto che in casa.

Prurito, bruciore, occhi arrossati o che lacrimano continuamente, sono sintomi molto comuni in questa stagione; ma non è detto che si tratti sempre di una semplice allergia. In tanti, infatti, confondono le manifestazioni allergiche con un altro disturbo altrettanto diffuso: l’occhio secco.

 

Allergia o occhio secco? Impariamo a distinguerli

Quando iniziamo a sentire fastidio agli occhi, in concomitanza con la bella stagione, spesso il primo pensiero è quello dell’allergia.  In realtà, i sintomi oculari possono avere diverse cause, e una delle più comuni — spesso sottovalutata — è l’occhio secco. Anche chi soffre abitualmente di allergie non dovrebbe escludere la possibilità di avere contemporaneamente un problema di secchezza oculare. Infatti, allergia e occhio secco possono coesistere, sovrapporsi e, talvolta, alimentarsi a vicenda: l’irritazione causata dagli allergeni può ridurre ulteriormente la qualità del film lacrimale, peggiorando la sensazione di secchezza.

Per questo è importante osservare bene i sintomi e, se il fastidio persiste o si modifica, chiedere consiglio a un esperto.

Nel caso dell’allergia, il problema nasce da una reazione esagerata del nostro sistema immunitario a sostanze normalmente innocue, come pollini, polvere o peli di animali. L’organismo, credendo di essere minacciato, scatena una risposta infiammatoria che coinvolge anche gli occhi. I sintomi più caratteristici sono:

  • Prurito intenso e continuo,
  • Arrossamento e sensazione di calore,
  • Gonfiore delle palpebre,
  • Lacrimazione eccessiva,
  • Sensazione di “sabbia negli occhi” o corpo estraneo.

L’occhio secco, invece, si verifica quando la quantità o la qualità delle lacrime non è sufficiente a mantenere la superficie oculare adeguatamente lubrificata. Questo porta a:

  • Bruciore persistente,
  • Secchezza oculare che peggiora durante la giornata,
  • Visione appannata, soprattutto dopo lunghe ore al computer o in ambienti secchi,
  • Fastidio alla luce (fotofobia).

La differenza principale?
Nell’allergia oculare prevale il prurito intenso, mentre nell’occhio secco si percepiscono soprattutto bruciore e secchezza.

Tuttavia, come anticipato, non sempre i confini sono netti: in alcuni casi, allergia e occhio secco possono coesistere, rendendo la diagnosi più complessa. È importante quindi non trascurare i sintomi e, se il disturbo persiste, affidarsi ai consigli di un esperto per ricevere il trattamento più adatto.

 

Perché in primavera i disturbi agli occhi peggiorano?

L’ aumento dei pollini nell’aria e la maggiore esposizione all’aperto sono determinanti nello sviluppo di reazioni allergiche.

Con la fioritura, l’aria si carica di pollini provenienti da alberi, graminacee e piante erbacee. Queste microparticelle, invisibili ma potentissime, si depositano sulle mucose oculari e nasali, provocando reazioni anche in chi non aveva mai manifestato sintomi prima. Aggiungiamo a questo che con le belle giornate trascorriamo più tempo fuori casa per avere il quadro completo: passeggiate nei parchi, attività fisica all’aperto, pranzi in giardino… Tutto questo espone i nostri occhi a una maggiore quantità di allergeni rispetto ai mesi invernali.

Anche il vento primaverile, pur spesso piacevole contribuisce a diffondere più velocemente pollini e polveri sottili. Mentre i cambiamenti di temperatura e gli sbalzi termici (giornate calde e serate ancora fresche) possono stressare ulteriormente la superficie oculare, rendendo gli occhi più sensibili e più secchi.

 

Non siamo esenti nemmeno dentro casa, dove le tradizionali “pulizie di primavera” possono sollevare polvere e acari nascosti, aumentando i rischi per chi è sensibile agli allergeni domestici.

Tra le cause dell’occhio secco, al di là della primavera, ricordiamo quanto incida sempre l’uso prolungato  di dispositivi digitali. Anche se può sembrare strano, l’aumento del tempo trascorso davanti a computer, tablet e smartphone è determinante: quando fissiamo uno schermo, tendiamo a sbattere meno le palpebre, riducendo la naturale lubrificazione degli occhi. Se l’aria è già secca o carica di allergeni, il disagio oculare si amplifica.

 

Cosa possiamo fare?

Niente panico: ci sono tante buone abitudini e piccoli aiuti che possono fare la differenza!

  • Lacrime artificiali: rinfrescano e proteggono, ottime sia per l’occhio secco che per rimuovere gli allergeni.
  • Occhiali da sole: non solo moda! Aiutano a schermare gli occhi dal vento e dai pollini.
  • Evita ambienti troppo secchi: l’aria condizionata o i riscaldamenti possono peggiorare la secchezza oculare.
  • Impacchi freschi: leniscono prurito e gonfiore in modo naturale.
  • Antistaminici o colliri specifici: chiedi consiglio in farmacia per scegliere quello più adatto a te.

 

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